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venerdì 30 novembre 2007

Trasforcreazione


Oggi digiuno, voglio depurare così domani potrò sporcare di più, si sta avvicinando il mio grande sabato, le larve se ne andranno e spiegherò le mie ali per salire lassù e restarci per un po'.
Da tempo voglio finire o iniziare questa mia ricerca sull'oblio, quell'oblio, l'oblio del silenzio. Per ora l’oblio resta un qualcosa di scatenante, come un trauma che in un secondo o meno ti cambia la vita, come un secondo d’eternità nel quale dentro di noi, tramite reazioni chimiche e spirituali, il cervello e l’anima combattono una guerra infinita per salvarci o distruggerci. Per noi una frazione di secondo, per il cervello un’eternità, dopo di questo, il cambiamento universale dal quale segue un risveglio totale o la pazzia assoluta o addirittura la scelta di un non ritorno. È un momento nel quale, per un sovraccarico di energia concentrato in un solo punto dei nostri lobi encefalici una scarica elettrica fa corto circuito, svanendoci nel tempo durante il quale, le emozioni, le tensioni, le energie totali stanno combattendo una guerra per cambiare noi stessi, nel bene o nel male. È come una battaglia a tempo, finito il tempo, chi ha fatto l’ultima mossa vince. Una morte, una rinascita.
Un pezzo del mio diario si sta aprendo e spero presto riuscirò ad iniziare e finire il libro:

C’è qualcuno qui? C’è qualcuno qui con me? Teniamoci per mano in questo buio, si apra il sipario! Siamo i protagonisti su quest’immenso palco. Il mondo ci guarda e i riflettori stanno incominciando a scaldare i nostri visi un po’ sciocchi per la sorpresa, per l’emozione. Vi presento la vita.
Non sentite alcuna emozione? Sentite l’immenso applauso che vi sta abbracciando? Sentite il calore della folla mentre chiudete gli occhi? No, non è la fine, questo è l’inizio. Ogni cosa da adesso in poi uscendo dalle vostre labbra rifletterà su di voi il mondo, ogni cosa penserete sarà la vostra espressione a trasmetterlo. Niente paura siamo tutti insieme qui sul palco, gli amici, gli amici veri di sempre che vanno e vengono, siamo tutti insieme ed ora faremo la vita, giocheremo con essa per vedere dove ci porta. Ci ameremo, ci odieremo, ma quel che conta è che le cose le faremo insieme ed ognuno di noi avrà il proprio ruolo, importante, essenziale, saremo tutti degli Dei e sceglieremo il corso della nostra storia. Il tempo non starà certo ad aspettarci, anzi egli ci farà crescere insieme e gentilmente ci rimboccherà le coperte del cielo, sarà il tempo il nostro scenografo. Non lasciamocelo sfuggire.
Sono su questo palco da pochi minuti e già vi amo e sento il vostro amore in me.

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