
Dopo aver letto le 139 pagine del decreto 18/2008 sulla sicurezza, dopo aver avuto a che fare con gli organi di controllo e vigilanza, dopo aver pagato sanzioni inaudite...ragazzi, parliamoci chiaro: se qualcuno cade da un'impalcatura, se qualcuno si taglia un braccio, se qualcuno muore, allo stato va solo in tasca una sanzione, a nessuno importa un cazzo, l'importante è che l'assicurazione non ci paghi, l'INAIL se ne infischia, e lo stato incassa la sanzione! Eccovi il pacchetto sicurezza del testo unico! Siamo carne da macello, ma siamo certificati, ci serve il DURC, ma se poi l'impalcatura esiste o meno...
Insomma, più siamo moderni, meno rispetto abbiamo per la vita e quelli che dovrebbero darci l'esempio ci prendono per scemi. Penserò alla musica e basta. Il paese della morte è l'Italia e me ne vergogno anche se poi italiano non mi sento neanche. Un popolo così grande, così caloroso, così artista, altruista che ha fatto vedere al mondo intero le proprie qualità, a casa sua non sa essere neanche se stesso. Il paese della morte, morte del pensiero, morte della creatività, morte... e basta! Ti amo, ma non posso amarti, ti guardo ma non ti vedo, sono, ma per te non esisto!
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