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venerdì 13 febbraio 2009

Mar Mal Bas, yod he vau he


Era vestita di bianco, occhi neri ed uno sguardo furbo da cerbiatto. Io le chiesi se volesse la cosa che io tenevo e mi rispose di no, che le basta sedersi vicino a me. Non potei credere che una creatura divina volesse starmi accanto, io un mostro vestito di pelle nera e modi barbari. Il cuore mi si stava sciogliendo e la ragione si stava annebbiando. Condivisi l'intimità della mia musica, dei miei pensieri, dei desideri, un mondo magico in un posto magico in un tempo magico. Il suono delle mie note avvolse le anime intorno e si stava celebrando un rito quella notte, io non lo sapevo, ma lo seppi più tardi. Il fiore fu lo scambio del sangue da bocca a bocca, bevemmo dallo stesso calice. Il giorno dopo non fui più lo stesso, i giorni dopo non poterono essere più gli stessi, ebbi avuto il contatto con la creatura divina, colei che mi avrebbe protetto per tutta la vita. Ora lo so.

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