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venerdì 16 gennaio 2009

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C'era una volta un'idea, talmente grande che al suo interno ci stava tutto l'universo. Essa nacque da un unico uomo, un granello di sabbia nell'universo, e andò da uomo a uomo ed a tutti sembrava una bella idea, tanto che convinse tutti d'esserlo. L'idea parlava delle bellezze dell'uomo, delle sue ricchezze, della sua quantità. All'uomo non potè non piacere, perché adorava il sé, il suo successo, il suo potere. L'idea era talmente forte e radicata che parve brillare di luce propria e con la sua luce scaldava l'intero sistema, il tutto, ogni cosa. Il granello di sabbia se ne andò e disse che sarebbe ritornato dopo tre millenni a vedere lo sviluppo della sua idea. Lui sapeva già prima, perché conosceva l'uomo, sapeva cosa sarebbe successo e fece una scommessa con Dio e con gli dei, disse che secondo egli l'uomo è una creatura imperfetta e che quest'idea, al suo ritorno, sarà padrona del mondo.
E l'uomo si sa, fece piangere Dio e fece ridere l'uomo-granello-idea, che non era cattivo, ma si è lasciato mangiare dai propri desideri, pensando che l'idea fosse la più grande fonte di energia e luce, non si è mai posto la domanda giusta per sapere chi fosse il granello di sabbia e chi fosse Dio e così l'Uomo si fece divorare da un unico granello di sabbia nell'universo infinito, affinché...

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